LA CHIESA RURALE S.S. NOME DI GESÚ DI DOLCECANTO

Il Primo Maggio 1958, Mons. Forzoni emanò il seguente decreto:
"Col presente atto nomino il m. R. Sac. Can. Silvestro Zonza, Vicario Economo della Nuova Parrocchia del S.S. Nome di Gesù, in località Dolcecanto, a norma del can. 472, 473.
Per quanto riguarda il primo comma del can. 472 e precisamente l'assegnazione di una parte dei frutti pro congrua sustentatione, riteniamo sufficiente lo stipendio che al medesimo sacerdote ha assegnato l'Ente di Riforma" (Arch. Parr. 1958).
Il 13 ottobre 1958, "comincia in Dolcecanto la celebrazione della S. Messa quotidiana".
A fine ottobre don Silvestro si trasferì a Dolcecanto.
Il 1 settembre 1960 Don Silvestro fu promosso Parroco del S.S. Nome di Gesù in Dolcecanto.
Il 23 ottobre 1960, prense possesso della Parrocchia. "Fanno corona": il can. Giacomo Lorusso, Cancelliere vescovile, i can. Luigi Sanseverino e Giuseppe Cipriani e il sac. Giovanni Martinelli.
L'attività pastorale molto efficiente. Negli ultimi giorni di aprile del 1960, don Silvestro organizzò la "Peregrinatio Mariae: La Statua della Madonna fece il giro per tutte le zone della Parrocchia con l'aiuto della predicazione del clarettiano, P. Giuseppe Oliu.
Il 16 giugno, dello stesso anno, Mons. Forzoni celebrò in Dolcecanto, amministrò la Prima Comunione a 24 bambini e 5 Cresime e benedisse il nuovo grande crocifisso per l'altare maggiore.
Il 31 dicembre 1961, lo stesso Vescovo, ancora in Dolcecanto, per festeggiare l'onomastico di don Silvestro e benedire le statue di S. Maria Goretti e S. Antonio, e salutare tutti, per il Suo trasferimento alla Diocesi di Teggiano (Salerno)
Nella stessa giornata, come da documento della Curia Vescovile di Gravina, Mons. Forzoni "eresse, nella chiesa parrocchiale del S.S. Nome di Gesù in Dolcecanto, secondo le regole prescritte dalla S. Congregazione delle Indulgenze del 10 maggio 1742 e il recente decreto della S. Penitenzieria Apostolica del 12 marzo 1938, la VIA CRUCIS con le annesse indulgenze" (Arch. Parr. Dolcecanto).
Sino al dicembre del 1959, don Silvestro viveva solo in campagna. La sorella Lina accudiva il Papà che morì il 20 dicembre 1959.
Don Silvestro andò a La Maddalena, celebrò le esequie del suo Papà e, al ritorno, portò con sé la sorella, al quale lo accudì sino alla morte, e gli fu aiuto , conforto, sostegno.

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